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Trento, 5 maggio 2020
Futura e la scuola ai tempi del Covid-19.
20 impegni per il 2020

Risoluzione n. 3, presentata da Paolo Ghezzi e Lucia Coppola
Gruppo consiliare provinciale FUTURA

Al consiglio provinciale straordinario sulla scuola ai tempi del Covid-19, i consiglieri provinciali di Futura Paolo Ghezzi e Lucia Coppola hanno presentato la risoluzione n. 3, sottoscritta da altri 7 consiglieri di opposizione (Rossi, De Godenz, Degasperi, Ferrari, Demagri, Tonini e Marini) che contiene 20 impegni che comprendono altrettante azioni che si ritengono necessarie per rimettere al centro la scuola, la sua organizzazione e il suo ruolo fondamentale per la nostra società. Si tratta non solo di rispondere all’emergenza, ma di prefigurare e attuare cambiamenti strutturali perché il complesso del sistema dei servizi educativi e sociali, oltre che dei trasferimenti economici diretti agli alunni e alle loro famiglie, diventi più efficace, più equo e più capace di utilizzare in modo coordinato le energie e le risorse del settore pubblico, del terzo settore e degli stessi ragazzi e delle loro famiglie in uno scenario radicalmente cambiato dalla pandemia.

Di seguito gli impegni:

1. sbloccare la “Carta del docente” per l’acquisto di pc/tablet/strumenti digitali utili alla didattica a distanza e a compensazione sia delle spese già sostenute dai docenti sia per permettere agli stessi di investire sulla formazione personale;

2. garantire l’adeguamento contrattuale stabilito dall’accordo sindacale recentemente siglato;

3. prevedere “bonus digitali” a disposizione delle famiglie numerose/in difficoltà per acquistare tablet e pc necessari per la didattica a distanza;

4. promuovere, in concerto con le parti sociali, la conciliazione scuola-famiglia e uno stile di vita più sostenibile (soprattutto in previsione di un utilizzo massiccio di mezzi autonomi post Covid-19) attraverso una nuova organizzazione del lavoro che privilegia – ove possibile – lo smart working e la flessibilità. Lo stesso deve valere per gli insegnanti laddove non impegnati in attività didattica come, per esempio, riunioni, dipartimenti etc. che possono continuare a essere svolti in smart working anche una volta finita l’emergenza, a discrezione dei soggetti coinvolti;

5. sviluppare una strategia distinta per fasce di età, predisponendo anticipatamente più piani educativi e organizzativi a seconda dei diversi scenari possibili nei prossimi mesi coinvolgendo tutti gli attori attraverso un tavolo permanente provinciale;

6. riservare una particolare attenzione all’inserimento inclusivo di bambini e ragazzi in situazioni di disabilità, garantendo personale specializzato, e/o in particolare situazioni sanitarie (es. immunodepressi);

7. prevedere per ciascuna scuola la costituzione di un gruppo tecnico che servirà per l’organizzazione e delimitazione degli spazi di ogni edificio: a) 1 medico, b) il Dirigente o il coordinatore pedagogico (per nidi e infanzia), c) 1 insegnante responsabile della sicurezza, d) 1 tecnico del Comune o privato per lo studio tecnico, e) 1 non docente, f) 1 responsabile dei genitori per ogni classe (rappresentante classe) o un membro del Comitato di Gestione (per nidi e infanzia), g) 1 studente (per le superiori);

8. attivare azioni di monitoraggio dei genitori e degli insegnanti con misurazione della temperatura, tamponi e test anticorpali affidabili, da monitorare con cadenza fissa; dare in dotazione tutti i dispositivi necessari per il personale docente e ausiliare;

9. riammettere i bambini nei nidi e dei bambini/ragazzi nelle scuole le cui famiglie abbiano tamponi negativi IgG Covid-19;

10.. prevedere un piano di educazione di tutti gli studenti e delle loro famiglie alla massima igiene con codifica delle modalità di ingresso (es. scarpe da esterno diverse da quelle utilizzate a scuola, lavaggio 20″ delle mani, ecc.);

11. garantire l'ampliamento/adeguamento delle strutture: utilizzare un sistema di prefabbricati per mettere a disposizione più aule, costruzione tettoie per l’esterno, utilizzo spazi concessi dalla comunità (circoscrizioni, oratori…);

12. rimodulare i servizi che sono di supporto alla frequenza scolastica, quali tutto il servizio trasporti, che richiederà un aumento delle corse, e il sistema dei convitti;

13. considerare come prioritaria la continuità didattica nella riammissione/sperimentazione anticipata di nuove soluzioni: prevedendo una riapertura anticipata per tutti quegli studenti che si trovano in un momento di raccordo tra un ordine di scuola e l’altro (materna -elementare; elementare - media; media - superiore; maturandi);

14. aumentare il personale, anche attraverso l’estensione dei contratti a tempo parziale già in essere;

15. riorganizzare il tempo scuola; ricalibrare il numero di alunni per classe attraverso un approccio che tenga in considerazione le particolarità di ciascuna scuola; garantire un orario di ingresso scaglionato per evitare affollamenti ipotizzando, dove previsto, un solo genitore accompagnatore;

16. prevedere linee guida per poter garantire in sicurezza, nella formazione professionale, l'alternanza formazione /lavoro che è il nocciolo principale curricolare considerato che la professionalizzazione specifica è centrale;

17. garantire, così come a fine triennio e quadriennio della formazione professionale, i passaggi che consentono di passare al IV anno della scuola in coerenza con il percorso fatto per il conseguimento della maturità statale;

18. implementare interventi finanziari della Provincia sui bilanci dei Comuni nella parte relativa alle politiche sociali e all'edilizia pubblica, se saranno necessari interventi strutturali, anche oltre l'estate, per garantire sicurezza e salute dei minori;

19. prevedere un piano per garantire: pluralità di ambienti (già a disposizione o riadattabili) che potrebbero accogliere gruppi numericamente ridotti di bambini e studenti; spazi disponibili all’aperto, loro superficie, loro utilizzo in caso di maltempo (presenza di tettoie o altri ripari, arredi o materiali didattici adatti ad essere portati all’esterno); presenza nelle vicinanze della scuola di parchi pubblici o altre strutture utilizzabili dai bambini/ragazzi;

20. avviare il confronto sulla costituzione di un “Osservatorio Psicosociale Educativo” (Ope) che preveda un sostegno psicologico educativo permanente rivolto a tutti componenti del sistema scolastico-educativo, in coerenza con la protezione dell’infanzia e dell’adolescenza indicato dalle linee guida emanate dalle istituzioni internazionali, quali Iasc, Unicef, Unesco e Oms, per i settori di attività psicosociale nelle emergenze e nel post-trauma.

 

      Lucia Coppola

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